Pensieri sfusi per ricominciare

Ebbene non so da dove cominciare, il primo post di questo blog si intitolava "Magari domani resto" a sottolineare che volevo riprendere a scrivere con una certa costanza, costanza che è durata, come si dice da Natale a Santo Stefano, facciamo che stavolta comincio senza fare promesse soprattutto a me stessa e poi si vedrà, sarà quel che sarà, chi vivrà vedrà, lo scopriremo solo vivendo ecc. ecc.

Scrivere mi manca dai tempi del primo blog, quello che non volevo mai abbandonare perché aveva migliaia di visite ma che poi ho iniziato a vedere obsoleto, così ho deciso di mantenerlo e di aprirne anche un altro che sarebbe questo, dedicato soprattutto agli sfoghi di una maestra di danza e a tutto ciò che di assurdo e fantasioso le accade. 

E' che a me piace fare le cose per bene ma oggi siamo in un'epoca in cui si va di corsa, tutto è breve e fugace, bisogna catturare l'audience con video di 15 secondi perché già al 16° si vuole passare ad altro; si scrive poco di testa propria; si pubblicano frasi filosofiche poco attinenti all'immagine annessa; si deve fare tutto secondo le decisioni di qualcuno, siamo invitati all'originalità facendo tutti le stesse cose quando l'originalità dovrebbe essere distinguersi, le parole stanno cambiando significato, anche chi scrive per mestiere scrive di corsa e male, il risultato è che ciò che viene propinato è pieno di errori micidiali, da bocciatura alla scuola elementare. 

Tutto questo mi fa raccapricciare perché si sta manifestando una triste realtà: sta vincendo l'ignoranza e vincendo sta diventando un modello.

A scuola i prof. di italiano che ho avuto mi hanno insegnato a non essere ridondante, quindi mi sono sempre allenata a non ripetere ciò che non solo non serviva ripetere ma che avrebbe rovinato la forma dei miei scritti. Oggi si leggono articoli che ripetono lo stesso pensiero tante, tante, tantissime volte perché in questo modo ci saranno più inserzioni pubblicitarie al suo interno e così prima di capire qual è quell'incredibile segreto per pulire a fondo la lavatrice enunciato nel titolo, ti raccontano la sua storia, come è nata, quali sono stati i primi modelli, come va usata e per cosa va usata, il tutto più e più volte come se domani alla prima ora ci fosse la verifica sulla storia della lavatrice e vogliono essere sicuri che la sai.

Finalmente dopo aver letto la stessa cosa miliardi di volte e dopo aver zittito qualche migliaio di video, quando credi che finalmente il grande segreto verrà svelato, beh...sorpresa...niente di niente, a forza di ripetere le stesse cose si saranno ipnotizzati e così la chiudono lì senza un briciolo di vergogna ma intanto ti sei cuccato la pubblicità delle cose più disparate: dagli impianti dentali ai reggiseni invisibili, dall'associazione per bambini orfani alle cose più inutili e deleterie per quelli non orfani.

Altro discorso è se vogliamo ripeterci per condizionare gli altri affinché abbiano la nostra immagine sempre davanti agli occhi, che rimanga ben impressa nella mente anche a telefono spento perché quando è acceso ogni due per tre si trovano la nostra faccia che invita a seguire quello che facciamo, allora lì ho tutto da imparare anzi, più che imparare mi ci devo allenare perché a capire ho capito.

Il fatto è che sono cresciuta con il concetto che richiedere interesse è da perdenti invece oggi mendicare attenzioni is the new so' troppo figa. 

Sono disposta quindi a trovare un compromesso, aprirò anche io un banco al mercato e urlerò ai passanti, anzi li pregherò in ginocchio di venire da me per smuovere l'algoritmo e fare in modo che non mi metta in quell'angolino buio dove comunque sappiate, seppur nascosto avvengono tante cose interessanti ma va detto, per i social è l'anticristo quindi mi unisco al grido di "vade retro". E comunque va detta un'altra cosa e cioè che ci sono anche molte persone di talento che realizzano belle cose nei più svariati settori quindi vale la pena di seguirle se ce lo chiedono.

Ok, ad iniziare ho iniziato, via via diventerò più interessante per ora vi lascio con questa foto che ho fatto a Parigi al cimitero monumentale Père Lachaise, ero così ansiosa di visitarlo che quando finalmente varcai la soglia rimasi a bocca aperta per la contentezza. Quando poi mi sono ritrovata davanti alla tomba di Oscar Wilde oltre ad emozionarmi mi sono pure chiesta come mai fosse così grande, la più grande di tutte, poi ho capito: con immensa lungimiranza gli hanno fornito uno spazio adeguato, dotato di un bel margine di manovra per tutte le volte che si sarebbe dovuto rivoltare nella tomba, cioè ogni volta che su Instagram sarebbe spuntato un culo accompagnato da un suo aforisma, e questo avviene molto ma molto spesso.

Tomba di Oscar Wilde

Ah, quasi dimenticavo: versare un bicchiere di aceto bianco o di mele nel vano del detersivo e un'altro nel cestello dove si aggiungeranno anche un paio di gocce di olio essenziale di lavanda, far partire un lavaggio a vuoto a 60° e la lavatrice ne uscirà igienizzata e profumata. 

Miranda

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